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GRUPPO ARMIGERI

 

 

Nel Medio Evo gli armigeri erano la guardia armata del Signore…

Noi siamo quei guardiani, temerari, intrepidi e arditi.

Il gruppo armigeri è composto (attualmente) da dieci persone, per lo più di varia età, dallo studente da poco maggiorenne all’uomo non più giovanissimo e brizzolato. Il numero non è elevato, lo sfilare però come “armato” è più impegnativo di quello del “nobile”: occorre più tempo all’armigero per prepararsi; necessita dell’aiuto d’altri per indossare l’armatura ed il peso del “vestito” (maglia di ferro, corazza, elmo ecc…) può superare i 25 kg . E’ comprensibile dunque che molti preferiscano interpretare i “nobili”, ma per chi si “sente” soldato o ama tale personaggio è una grande emozione.

 

 

 

 

Il gruppo a cavallo tra il XV e il XVI secolo, presenta diverse figure di fanti pesanti e leggeri tra i più disparati.

Tra di essi abbiamo:

  • il Capitano d’Armi: imponente figura in armi che guida lo stesso gruppo;

  • le corazzine: fanti che sono una via di mezzo tra il pesante e il leggero per la loro mobilità e impiego;

  • i targonieri: fanti leggeri adibiti al trasporto delle insegne del borgo sul proprio scudo;

  • gli schioppetti: fanti armati con primordiali archibugi ( primi del XVI sec.), armigeri che possono essere considerati leggeri o pesanti, secondo il loro utilizzo/vestiario;

  • i balestrieri: fanti leggeri impiegati durante gli assedi. Queste figure di balestrieri vengono portate fuori solo quando siamo in un numero di armati un po’ più elevato.

 

 

 

Tra queste figure di soldati nel corteo, abbiamo anche armati che si possono definire figure singole; tra queste abbiamo un fante pesante di rinforzo, un arciere d’assedio, un fante italiano leggero ed infine un cavaliere italiano appiedato.

All’interno del gruppo qualcuno pratica la scherma antica (o l’ ha praticata in passato), c’è voglia di documentarsi con riviste o libri su la storia medievale, usi e costumi e danza rinascimentale ecc…; come apertura mentale della singola persona o della Contrada stessa.

Altro fattore importante è la volontà di provare noi stessi a fabbricare quello che ci occorre e così abbiamo creato i borselli e cinture in cuoio, maglie di ferro e gli “schioppetti” stessi. Altra cosa che facciamo è rimanere in contatto con artigiani/venditori o gruppi di rievocazione storica, perché è  proprio confrontandoci con gli altri, seppur mantenendo la nostra semplicità, che si può migliorare ed arricchire il proprio sapere, per sé e per la Contrada.

info@borgosangiorgio.org - Idr@media